Molti i sassolini dalla scarpa che si è tolto quest’oggi il tecnico del Napoli Luciano Spalletti, che intervenuto in una conferenza stampa anticipata (a seguito dell’ottava tappa del Giro D’Italia che si percorrerà nelle nostre strade), in vista della sfida di domenica contro il Genoa, ha risposto al bruttissimo striscione “dedicatogli” da persone che non si possono definire tifosi, e replicato a modo suo alle ultime uscite di De Laurentiis e delle cose uscite nei giornali in questi giorni.
Di seguito vi riportiamo uno stralcio delle sue parole con il video della Conferenza Stampa.
VIDEO | Luciano Spalletti litiga in Conferenza Stampa: “Tutti ci davate settimi ad inizio campionato”
“Io l’anno prossimo sarò l’allenatore del Napoli, su questo non ci piove. Quando sono arrivato qui non ho trovato l’aria di contestazione che c’è adesso, bensì indifferenza che per me è molto peggio. In tanti non si sentivano coinvolti e a volte sembrava che a crederci ero solo io. Adesso invece siamo passati alla delusione per non aver vinto lo scudetto ma vi ricordo che tutti a inizio campionato avete pronosticato che il Napoli, massimo, sarebbe potuto arrivare in settima posizione”.
Sulla questione striscione e su De Laurentiis
“Innanzitutto bisogna vedere in che condizioni me la ridarebbero la Panda, poi se non ritrovo i cd di Pino Daniele all’interno dell’auto se la possono tenere. Questa mattina, sulla mia auto ho trovato un foglio con su scritto un messaggio di incitazione, che se ve lo mostrassi riportereste subito sui giornali, così come il fatto che uno striscione esposto forse da due persone venga ripreso da tutte le maggiori testate e firme italiane. De Laurentiis nei giorni scorsi ha detto che sono un grande allenatore, aggiungendo però il fatto di essere poco partenopeo ed ovviamente voi avete ripreso solo questa ultima parte, perché vi piace alzare polvere. Così come le contestazioni, che sicuramente non sono una invenzione ma rappresentano una piccola minoranza della nostra tifoseria. Aggiungo, ed anzi chiudo dicendo che se si guarda alla Premier gli stadi sono pieni, con tantissimi bambini mentre qui preferiamo far vedere una squadra che viene contestata in albergo dopo essersi qualificata per la Champions League”.