Mentre sul campo la squadra è ancora sospesa tra un campionato comunque dignitoso e la possibilità di accedere in extremis alla Conference League, in casa Torino negli ultimi giorni rimbalzano per vie traverse voci provenienti da altre città italiane, da altri contesti calcistici, circa il futuro di Ivan Juric.
Partiamo proprio da ciò che “si dice”; tutto parte da Napoli dove il divorzio da Luciano Spalletti è ormai un dato di fatto. Ergo, è partita la caccia al sostituto del tecnico campione d’Italia che, stando ai più, avrebbe dato come risultato il nome di Gian Piero Gasperini.
Se così fosse, l’Atalanta dovrebbe cercare un nuovo condottiero; da qui per deduzione si è arrivati proprio all’attuale tecnico del Toro che per filosofia calcistica è lo specchio fedele del maestro di Grugliasco.
Restando entro i confini granata, quanto c’è di vero in questo ragionamento che procede per sillogismi alquanto prematuri?
Torino, Juric resta? La situazione
Andando di logica e al contempo attenendoci ai fatti sempre e comunque, partiamo da un dato di fatto che è il contratto del tecnico croato con la società di Cairo; questo è in scadenza a giugno 2024.
Quindi, se un’altra squadra volesse Juric dovrebbe trattare con i granata, a meno che non si arrivi ad uno strappo tra allenatore e proprietà ad oggi inimmaginabile, nonostante tensioni saltuarie.
Altro punto fondamentale: è risaputo che l’ex Genoa stia lavorando assieme ai dirigenti per abbozzare idee di mercato e rinnovi qua e là (ha già chiesto esplicitamente quelli di Djidji e Miranchuk). Ora, che senso avrebbe pianificare il futuro di una squadra poco prima di lasciare l’incarico?
Con questa domanda lasciamo a lettori ed analisti le più disparate risposte.