Oggi si è svolta l’attesa Assemblea di Lega della Serie A, momento cruciale per delineare il futuro del calcio italiano.
In un documento di indirizzo di 26 pagine, la Lega di Serie A ha delineato una serie di proposte mirate a riformare il panorama calcistico nazionale.
Tra i punti chiave, la necessità di ridurre il numero complessivo delle squadre professionistiche al fine di garantire una maggiore sostenibilità economica delle categorie inferiori.
Il documento, approvato all’unanimità durante l’assemblea, richiama alla revisione della missione dei campionati professionistici, proponendo un solido ripensamento dei requisiti richiesti alle squadre partecipanti e una revisione delle dinamiche di promozioni e retrocessioni nelle varie leghe.
Lega Serie A: Il format a 20 squadre resta invariato
Nonostante le proposte di riduzione avanzate da alcune società di spicco come Juventus, Inter, Milan e Roma, l’assemblea ha deciso di mantenere invariato il format del massimo campionato italiano, confermando dunque il torneo a 20 squadre. Questo segnala un netto rifiuto della richiesta di passaggio a 18 squadre, espressa da alcuni club durante la riunione.
La decisione, resa nota al termine della sessione durata circa 90 minuti, è stata accolta con varie reazioni, soprattutto considerando che solo quattro società hanno votato a favore del cambiamento, mentre le altre sedici hanno optato per mantenere il format attuale.
Napoli: il voto contrario al passaggio a 18 squadre
Tra le società che hanno espresso parere contrario alla riduzione delle squadre in Serie A, spicca il Napoli. Il club partenopeo ha votato contro la proposta del passaggio a 18 squadre, confermando così la sua posizione nel supportare il mantenimento del format a 20 squadre.
La votazione pare abbia registrato una netta preferenza per il mantenimento del format attuale, con solo quattro voti favorevoli alla proposta di riduzione, mentre la maggioranza delle società ha confermato il desiderio di mantenere il torneo a 20 squadre.
La decisione di oggi segna un punto di svolta nella discussione sul futuro del calcio italiano, aprendo le porte a una serie di negoziati e confronti con la Federazione per implementare le proposte delineate nel documento di indirizzo della Lega di Serie A.