Gravina al Corriere della Sera: “Mi ricandido”. Il numero uno della FIGC vuole finire il suo lavoro, ma occhio a chi vuole Del Piero.
Gravina annuncia: “Mi ricandido”
Il 3 Febbraio è ancora lontano, mancano ancora 66 giorni, ma nei piani alti della FIGC presieduta da Gabriele Gravina inizia il percorso di avvicinamento all’elezioni per la Presidenza.
Infatti, il numero uno della Federazione ha annunciato al Corriere della Sera la sua ricandidatura. Motivo? Finire il lavoro che ha iniziato per aver un calcio sempre piĂ¹ sostenibile.
Molti degli addetti ai lavori non vedono di buon occhio la sua ricandidatura visto alcune frazioni interne e soprattutto la recente inchiesta della Procura di Roma che lo vede indagato per autoriciclaggio.
Ora resta da capire chi continuerĂ ad appoggiare il Presidente uscite, ma Gravina ha giĂ in mente il piano per la campagna elettorale.
Gravina che arriva dalla LND sa benissimo di aver l’appoggio di quest’ultima con un bel 34% e dal’Assocalciatori il 20%. PerĂ² qui bisogna vedere se Del Piero, come in questi giorni è uscito fuori, si candiderĂ alla Presidenza.
Per quanto riguarda i voti resta da capire la posizione della Lega Serie B attualmente in attesa di un nuovo presidente, ricordiamo tutti com’è andata a finire l’ultima votazione. [Leggi qui]
Per il momento i numeri sono dalla parte di Gravina, ma qualcosa nell’area potrebbe cambiare soprattutto se l’ex capitano della Juventus aprirebbe alla candidatura.
Alcuni presidenti sognano Del Piero al comando
Sono molti i patron che appoggerebbero la sua candidatura, tra questi Lotito e Cairo. “La sua candidatura per il momento non c’è. Ha anche detto che non lo fa contro nessuno ed è una cosa giusta, – ha dichiarato il patron del Torino a Rcs MediaGroup – perchĂ© credo che il calcio di oggi abbia bisogno di grande unitĂ , perchĂ© ha dei problemi, perde molti soldi, molti debiti e poco patrimonio netto. Vedo che Gravina sembra intenzionato ad annunciare la candidatura e ha fatto anche bene in certi momenti. Ăˆ stato molto bravo durante la pandemia dove è riuscito a tenere la barra dritta”.