Chi ha seguito le partite di Serie A tramite il cosiddetto “pezzotto” potrebbe ora trovarsi a fronteggiare una denuncia e dover pagare una multa particolarmente onerosa. DAZN ha infatti intenzione di avviare un’azione legale mirata contro gli spettatori che hanno guardato eventi sportivi in modo illecito, violando i diritti di trasmissione esclusiva della piattaforma. Tra i contenuti protetti figurano competizioni come il massimo campionato di calcio italiano, la Serie B, LaLiga spagnola, il campionato di basket italiano e molti altri.
L’iniziativa di DAZN contro il pezzotto: denunciare chi lo ha usato
Questa iniziativa rappresenta una mossa drastica da parte di DAZN per infliggere un colpo decisivo alla pirateria. Dopo l’inasprimento delle pene per chi consapevolmente non segnala tali pratiche e l’introduzione della tecnologia Piracy Shield, il rischio non sarà più limitato a chi distribuisce contenuti illeciti, ma riguarderà anche chi ne usufruisce.
La legge italiana prevede già da tempo sanzioni severe per gli utenti finali, ma queste disposizioni non sono mai state applicate su larga scala. Ora, con DAZN pronta a spingere per una loro attuazione, gli spettatori irregolari potrebbero essere chiamati a rispondere delle proprie azioni.
Questa volta non si tratta solo di parole. DAZN ha già avviato le procedure necessarie, richiedendo alla Procura di Catania i nominativi degli utenti che hanno utilizzato il “pezzotto” fornito da quella che gli investigatori definiscono come “la più grande organizzazione criminale transnazionale dedicata alla pirateria audiovisiva”.
Tale rete, che operava coinvolgendo Paesi come Italia, Croazia, Olanda, Regno Unito, Svezia, Svizzera e Romania, è stata smantellata grazie all’operazione “Taken Down”, un’inchiesta partita proprio dalla città siciliana e che ha portato a risultati senza precedenti nella lotta alla pirateria digitale.